AA. VV.
Editore: Galleria Apollinaire
Legatura: manifesto
Luogo di stampa: Milano - Firenze
Formato: 50 x 70 cm.
Raccolta di 18 manifesti originali della "Galleria Apollinaire" esposti al Centro Tèchne di Firenze nel 1969 (come descritto nell'articolo di seguito riportato).
Elenco manifesti:Elio Marchegiani - 6a mostra aprile 1966 cm. 56 x 40Cronaca del XXI secolo di Contenotte - 12a mostra gennaio 1967 cm. 57 x 39I cronotopi dell'Ach. Nandavigo - 13a mostra febbraio 1967 cm. 57 x 38,5Raynaud - 14a mostra marzo 1967 cm. 58 x 38,5X gruppo di produzione per l'arte industriale - 15a mostra aprile 1967 cm. 58 x 38,5Le poesie visive di Isgrò - 16a mostra aprile 1967 cm. 55 x 38Jacquet - 18a mostra ottobre 1967 cm. 58 x 39,5Pierrre Restany Novia e la certezza dell’ irrazionale - 17a mostra maggio 1967 cm. 56,5 x 39L'albero medaglione di Tito Stefanoni - 20a mostra febbraio 1968 cm. 58 x 39,5L'es di Gianni Pisani - 21a mostra marzo 1968 cm. 38,5 x 58 (orizzontale)Produzione Bayrle - 22a mostra aprile 1968 cm. 60 x 40Daniel Buren - 23a mostra ottobre 1968 cm. 70 x 48Contenotte Lo spazio tempo-luce - 24a mostra ottobre 1968 cm. 57 x 39Mario Nanni - 25a mostra gennaio 1969 cm. 70 x 48Dietmann But - 26a mostra febbraio 1969 cm. 69 x 47,5Francois Arnal - 27a mostra marzo 1969 cm. 69 x 48Alex Mlynarcik - 29a mostra maggio 1969 cm. 69 x 49,5Franco Bocola, Roberto Dane, Pedro Fiori, Gianni Marzorati, Roberto Raffaeta - 30a mostra ottobre 1969 cm. 69x 51
Manifesti dell’”Apollinaire”Mostra: inaugurazione 20 novembre 1969 ore 18 al Centro TèchneApollinaire anno di fondazione 1955 Direttore Guido Le Noci Milano Via Brera n. 4Guido Le Noci, sfollato a Como durante i bombardamneto di Milano, prima di aprire l’attuale Galleria Apollinaire, iniziò ufficialmente la sua attività di mercante d’arte nel 1948, a Como con la Galleria Borromini. In questo periodo presentò un ciclo della pittura metafisica ed una serie di mostre dedicate ai maggiori pittori del Novecento. Finita la guerra nel 1946 si trasferì con la Borromini a Milano ed iniziò la sua attività con una mostra di pitture e disegni di Modigliani. Nel tempo seguirono mostre di Licini, Munari, Savinio, Soldati e altri artisti italiani. Nel 1950 organizzò e presentò fuori sede una rassegna di pittura astratta italiana dal 1933 al 1950 e una grande retrospettiva di Giacomo Balla con 80 opere. Da questo periodo assunse la segreteria generale del premio Lissone che nelle sue cinque edizioni presentò via via i maggiori artisti italiani, europei e americani del dopoguerra e i movimenti artistici di attualità culturale allora in corso. Nel 1955 Guido Le Noci soggiornò a Parigi e in questo periodo ebbe la fortuna di incontrarsi con il critico francese Pierre Restany con il quale strinse vincoli di amicizia e di lavoro, e che divenne il critico ufficiale della Galleria il cui programma si identificava con in movimenti di avanguardia della scuola di Parigi, spesso presentati in prima mondiale in Italia. La Galleria Apollinaire aprì la sua sede nel 1955 concludendo il suo programma italiano con una serie di mostre e disegni futuristi, metafisici e dei maggiori nomi dell’astrattismo italiano. Nel 1956 inizia il suo programma dedicato ai maggiori esponenti e ai giovani della Scuola di Parigi. In questo anno ebbe luogo una serie di mostre personali e di giovani del gruppo “Lyrisme et Abstraction” di Restany, con Halpern, Bertini, Brunig, Feito, Hundertwasser, Laubies, Marfaing. Passò poi ai protagonisti dai quali più tardi grazie a Restany che ne fu il teorico nacque il movimento del “Nouveau Realisme”.… omissis…Nell’estate del 68 e 69 la Galleria ha curato le manifestazioni all’aperto dei suoi artisti come i monumentali empaquetages di Christo a Spoleto, Kassel, Berna; le “Transluminazioni” di Contenotte nelle piazze di Milano, Roma, Martinafranca, San Benedetto del Tronto, Caorle.L’organizzazione dello spazio di Senejouand nella corte ducale del Castello Sforzesco di Milano.Tutte le mostre dell’Apollinaire dal 1957 sono documentate da cataloghi; dal 1963 poi sono documentate da un manifesto 50 x 70.Articolo tratto da “Tèchne”
Buono stato.
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